Come fotografare la performance sportiva
Come è possibile cogliere il gesto atletico in un’attività outdoor? Con l’inizio dell’#EVERYDAYCLIMBERS PHOTO CONTEST, ecco alcuni consigli per immortalare le performance in formato verticale.
Torna l’ #EverydayClimbers Photo Contest, quest’anno con una nuova sfida e un nuovo tema: raccontare con una foto in formato verticale cosa significa per ognuno dei partecipanti “Active Life”.
Abbiamo quindi chiesto al nostro fotografo di fiducia Paolo Camilli di darci qualche consiglio per immortalare al meglio la performance sportiva e la vita attiva e dinamica e cogliere l’attimo nel quale l’atleta esprime tutta la propria forza e la propria determinazione. Ecco alcuni elementi da considerare.
Il tipo di fotocamera da usare
Per fare delle buone foto di outdoor activities è consigliato avere una fotocamera con vocazione professionale, dotata di autofocus rapido, efficiente e reattivo e di elevata cadenza di scatto – in modo tale da poter fare le cosiddette “foto a raffica”: questo permetterà di fare molti più scatti buoni rispetto ad un modello più amatoriale.
Per andare più nello specifico, le reflex sono preferibili alle mirrorless proprio perché i sistemi autofocus delle prime sono superiori a quelli delle seconde. Inoltre, usando la reflex, conviene ancora scattare nella maniera tradizionale, usando il mirino, anziché il live-view, cioè lo schermo elettronico posteriore presente ormai nella totalità delle fotocamere digitali.
L’attrezzatura da avere
Ovviamente tutto dipende dal tipo di attività che si vuole fotografare e soprattutto dalla distanza che c’è tra il fotografo e il soggetto che si vuole fotografare. Un tale zoom spesso è l’ideale per la fotografia di sport: meglio se luminoso, quindi con apertura di diaframma f/2,8. Se la distanza con il soggetto è molto vicina allora sono preferibili le ottiche grandangolari.
Per quanto riguarda lo strumento per la stabilità, specie se la fotocamera ha dei pesanti teleobiettivi, è consigliato l’utilizzo del monopiede che risulta più comodo del treppiede in molte situazioni di fotografia sportiva, in quanto più maneggevole e facile da spostare.
La tecnica da adottare
Innanzitutto è fondamentale conoscere benissimo l’attività o lo sport che ci si accinge a fotografare. Solo così si è in grado di prevedere cosa sta per accadere, per essere pronti e nella giusta posizione, nei momenti clou dell’evento al quale si assiste. Vale quindi la vecchia regola che si deve essere appassionati a quello che si fotografa, per poterne cogliere l’essenza.
La prontezza è tutto: il fotografo deve avere l’inquadratura giusta nel momento giusto. È per questo che nella fotografia sportiva spesso viene utilizzata la modalità espositiva “Priorità al tempo di scatto” (indicata con il simbolo S o T sulla fotocamera) che consente al fotografo di selezionare il tempo di esposizione: che sarà rapido se vogliamo bloccare l’azione e più lungo se vogliamo provare a ritrarre il movimento (effetto panning), mentre la macchina fotografica si occuperà di impostare il diaframma idoneo ad ottenere la giusta esposizione.
Come ultimo consiglio tecnico da suggerire è quello di lasciare la sensibilità ISO (ovvero l’indice di sensibilità del sensore alla luce) impostata su automatico. In questo modo la fotocamera cercherà comunque di tenere la sensibilità su livelli bassi, ma se fosse impossibile garantire la corretta esposizione con il tempo di scatto scelto, una volta aperto al massimo il diaframma, provvederebbe automaticamente ad alzare la sensibilità.
Fate tesoro di questi consigli! Aspettiamo le vostre foto! Are you ready?