VIE FERRATE: LE PRINCIPALI COSE DA SAPERE
Avete mai sentito parlare di vie ferrate? #EverydayClimbers Magazine vi racconta cosa sono, perché sono nate, le attrezzature necessarie e i tipi di percorsi.
Per Vie Ferrate si intendono quei percorsi di montagna attrezzati con cavi metallici, scalette e passerelle che rendono praticabile la scalata permettono anche ai meno esperti di percorrere cornici rocciosi, salire pareti e raggiungere vette.
Breve storia delle vie ferrate
La storia ci racconta che la prima via ferrata fu costruita nel 1880 dalle guide alpine di Madonna di Campiglio con l’obiettivo di facilitare il transito del versante orientale della cima Brenta dei loro clienti.
Negli anni seguenti furono attrezzati, soprattutto sulle Alpi orientali, numerosi altri itinerari di traversata per scopi principalmente militari: durante i duri anni della guerra di frontiera le vie ferrate favorivano il passaggio in luoghi particolarmente impervi allo scopo di consentire alle truppe l’accesso e il controllo delle linee di confine.
Negli ultimi decenni il turismo ha rivalutato le vie ferrate, trasformandole in un’attività ludica accessibile a tutti e quindi in un itinerario sportivo tracciato su una parete rocciosa, attrezzata con cavi, gradini e altri elementi per facilitare la progressione garantendo al contempo la sicurezza.
Attrezzature necessarie
Oltre al normale equipaggiamento che si usa solitamente per le camminate in montagna (abbigliamento consono, scarponcini, zaino, kit di pronto soccorso, cibo e bevande) per percorrere in sicurezza una ferrata bisogna dotarsi della giusta attrezzatura.
I principali elementi sono: casco e imbragatura, guanti speciali da ferrata e il set da ferrata. Quest’ultimo è composto da due longe, due moschettoni e dal dissipatore. La longe è una corda che permette un collegamento sicuro tra l’imbragatura e i due moschettoni: in pratica si tratta di due due spezzoni di corda dinamica unite alla base, e quindi a loro volta uniti al terzo spezzone di corda dinamica, che forma una Y e va a lavorare sul dissipatore. Quest’ultimo ha la funzione ammortizzare la caduta riducendo drasticamente il fattore di caduta.
Pe quanto riguarda la tecnica, è preferibile fare pratica con un istruttore specializzato: quello che possiamo dire qui è che in ferrata si procede in autoassicurazione, cioè agganciandosi direttamente al cavo di ancoraggio utilizzando i moschettoni delle longe che devono sempre usati in successione, sganciando il secondo soltanto quando il primo è già stato agganciato oltre il chiodo.
Tipi di ferrata
La difficoltà di una ferrata è data dalla verticalità della parete e dalla quantità di appigli e appoggi presenti. Le vie ferrate più facili sono solitamente chiamate “Sentiero ferrato”, mentre quelle più impegnative sono definite “Via ferrata”.
Oltre alla difficoltà tecnica è sempre necessario verificare lo stato e le condizioni meteorologiche: un percorso anche molto facile può diventare estremamente pericoloso e difficile in caso di neve o ghiaccio. Come per l’arrampicata, anche per le vie ferrate si è reso necessario creare un criterio di valutazione del grado di difficoltà (cinque) che va da facile ad estremamente difficili.