Le Precauzioni da Prendere per Salire in Vetta
La montagna fa bene al fisico e alla psiche ma, talvolta, la quota può dare qualche disturbo. Ecco alcuni utili consigli per evitare la malattia d’altitudine.
In precedenza abbiamo raccontato come la montagna possa portare dei benefici al benessere psicofisico, quindi sia all’organismo sia all’umore. E’ importante però ricordare come l’altitudine possa provocare anche alcuni disturbi alle persone più sensibili, ma che in buona parte dei casi può essere ovviato attraverso alcune precauzioni. Vediamo di cosa si tratta.
Generalmente viene chiamato mal di montagna (o più precisamente malattia da altitudine) ed è una condizione caratterizzata da leggeri giramenti di testa, difficoltà nella respirazione, mal di testa e stanchezza generale.
E’ noto che in montagna, man mano che si sale in quota, la pressione parziale dell’ossigeno si riduce, di conseguenza la disponibilità di ossigeno presente nell’aria che viene inspirata si riduce. Questo fenomeno diventa particolarmente evidente oltre i 3000 metri di altitudine, anche se soggetti più sensibili possono avvertire alcuni disturbi anche a quote inferiori.
Per tutti gli altri esistono in realtà una serie di accorgimenti e precauzioni da conoscere prima di salire in quota: bisogna salire a velocità costante, non compiere sforzi eccessivi, non correre, non affaticarsi e camminare sempre a ritmo blando. Inoltre è consigliato bere più acqua del normale durante l’acclimatazione con lo scopo di combattere la disidratazione indotta, sia dalla secchezza dell’aria, che dall’iperventilazione. Per questo il consiglio è quello di tenere sempre con sé nello zaino una o più bottiglie di Levissima #la75 , ideale per la sua forma slanciata ed ergonomica, per garantire una continua reidratazione. Con queste precauzioni si riduce fortemente il rischio del “mal di montagna”.
Oltre i 3000 metri l’esigenza di acclimatarsi è ancora più pressante, racconta a #EverydayClimbers la guida alpina Paolo Pirovano “In questo caso, una volta giunti ai 3000 metri sul livello del mare, è necessario salire di quota lentamente, circa 300-400 metri al giorno, oppure dormire per due notti alla stessa altitudine nel caso si sia saliti.
Insomma, per cautelarsi dal “mal di montagna” basta solo agire con coscienza e prendere alcune precauzioni.
Ci vediamo su in vetta?