Esplorare i sentieri più belli d’Italia con la tecnologia 360°
Hanno cominciato a mappare i sentieri più belli d’Italia quando in pochi parlavano della tecnologia 360°. Everyday Climbers racconta Trail Me Up attraverso le parole di uno dei suoi fondatori, Fabio Zaffagnini.
Hanno cominciato a mappare i sentieri più belli d’Italia quando in pochi parlavano della tecnologia 360°. Everyday Climbers racconta Trail Me Up attraverso le parole di uno dei suoi fondatori, Fabio Zaffagnini.
Ciao Fabio, cos’è Trail Me Up?
Nel 2011, di ritorno da un mio viaggio in Patagonia, non trovavo il modo di raccontare agli amici ciò che avevo realmente vissuto. Le foto che avevo scattato non erano abbastanza per descrivere il percorso, il sudore, la fatica e la meraviglia dell’ascesa alla cima della montagna.
Da qui nasce Trail Me Up, un progetto che, attraverso un’interfaccia web simile a Google Street View, permette di visitare luoghi raggiungibili solamente a piedi.
Il sistema permette di percorrere virtualmente sentieri, vedendoli dalla prospettiva di un esploratore e di ottenere informazioni in forma di testi, immagini, audio, video associate alle foto panoramiche.
Per realizzare le foto che compongono le panoramiche, è utilizzato un sistema di acquisizione montato all’interno di uno zaino, costituito da una molteplicità di fotocamere sincronizzate e collegate ad un GPS ed una bussola.
Qual è lo stato dei sentieri italiani?
È difficile dare una risposta univoca: ogni regione, provincia, città, comune meriterebbe un discorso a sé.
Ci sono realtà virtuose a tutte le latitudini, come anche esempi negativi. Detto questo possiamo affermare con serenità che negli ultimi anni si siano fatti passi in avanti verso la consapevolezza che il territorio possa, anzi debba, passare da essere una voce negativa nei bilanci economici, ad una risorsa vera e propria.
Una risorsa che crea indotto, da curare e che deve essere trattata con tecnologie che soddisfino le necessità e le richieste dei camminatori moderni.
Qual è il ruolo dei singoli esploratori?
Non c’è niente da fare: è ancora il pubblico che ha le maggiori possibilità e il maggiore spazio di azione.
Questo non significa però che il ruolo dei privati sia nullo: sono numerosi gli esempi in cui è stato il privato ad attivarsi, sia investendo in prima persona (o unendo le forze con altri privati in consorzi e cooperative), che facendosi promotore nei confronti del pubblico di iniziative e potenziali innovazioni per la scoperta e il mantenimento dei percorsi.
Tanto può fare anche l’esploratore del sentiero: sono loro i primi “guardiani” e controllori, e, purtroppo, a volte, i primi che rischiano di peggiorare le condizioni del territorio attraverso comportamenti sbagliati come lasciare rifiuti sui percorsi o rischiosi come provocare incendi o mettere a repentaglio la vita di flora e fauna.
Qual è l’identikit degli esploratori?
Possono essere famiglie che cercano un po’ di tranquillità e un weekend alternativo dalle classiche mete di mare o città. I loro obiettivi variano dalla camminata semplice che porti ad un rifugio per un pasto in compagnia, oppure possono essere mossi da interessi paesaggistici o di scoperta di flora e fauna.
Poi ci sono i camminatori abituali, che nella passeggiata cercano la meditazione, la pace, il contatto con la natura. Sono gli appassionati che non hanno bisogno di altro che di uno zaino per partire alla scoperta (o riscoperta) di percorsi.
Il comun denominatore che unisce tutti gli esploratori è il modo in cui ricercano notizie. Ormai la totalità dei frequentatori della montagna utilizzano il web per trovare le informazioni di cui necessitano: sia social network, che siti degli enti parco, ma principalmente blog che trattano specificatamente di montagna e delle esperienze vissute in prima persona. Una comunicazione che rende più semplice l’immedesimazione e l’empatia.
Qualche suggerimento di itinerari da scoprire?
Sul nostro sito sono presenti itinerari provenienti da tutti i continenti, dall’Africa al Nord America, dall’Europa all’Oceania, e la scelta è decisamente complessa.
Ecco qui il nostro Best Of:
– NORTH COYOTE BUTTES (THE WAVE) – ARIZIONA, USA: uno dei trekking più ambiti al mondo: solo venti persone al giorno vi possono accedere! Noi siamo riusciti a mapparlo ed è stata un’esperienza unica che in pochissimi hanno la fortuna di poter raccontare.
– WAI-O-TAPU – ROTORUA, NUOVA ZELANDA: crateri lunari, geyser e colori inaspettati e folgoranti. Questo, e non solo, ha da offrire il parco di Wai-o-tapu in Nuova Zelanda.
– MULATTIERE REALI VALSAVARENCHE: PONT – LAGHI DEL NIVOLET – VALLE D’AOSTA: un percorso adatto a tutta la famiglia tra vegetazione e panorami fantastici, con uno sguardo speciale su alcuni dei laghi più notevoli della Val d’Aosta.