Ritorno alla vita contadina con W.W.O.O.F
Esiste un modo di viaggiare gratis nel mondo che sta letteralmente spopolando anche in Italia. Nata in Inghilterra negli anni ’70, l’associazione W.W.O.O.F (World Wide Opportunities Organic Farms) offre la possibilità di conoscere più da vicino la vita rurale, avendo accesso a vitto e alloggio gratuiti in cambio di piccoli aiuti nelle attività delle aziende agricole in tutto il mondo. Scopo dell’associazione è promuovere uno stile di vita “naturale“, secondo i valori della condivisione.
Estate, tempo di vacanze, di viaggi e avventura. In questo speciale periodo dell’anno, avventurarsi può voler dire molto di più di scalare il Machu Picchu o ziplining nel Copper Canyon in Messico. Sempre più persone, infatti, scelgono di utilizzare la pausa estiva come un’opportunità per rompere con la routine, uscire da un ambiente o una situazione familiari ed esplorare territori sconosciuti al corpo e alla mente.
Tra le nuove frontiere dei viaggi avventura c’è W.W.O.O.F che sta per World Wide Opportunities Organic Farms, un’associazione nata in Inghilterra negli anni ’70 consolidatasi e diffusasi in tutto il mondo, tanto da autodefinirsi movimento globale. Si tratta di una piattaforma di incontro tra volontari e progetti rurali naturali – così recita il sito italiano – che ha come obiettivo la promozione di esperienze educative e culturali basate su uno scambio di fiducia e non monetario.
A fronte del pagamento di una tessera annuale, i visitatori posso attingere da una lista di aziende agricole (host) di piccole e medie dimensioni dislocate in tutta Italia. La partecipazione ad alcuni progetti richiede conoscenze e competenze minime legate ad attività agricole tradizionali in cambio di vitto e alloggio. Nella maggior parte dei casi, però, ciò che i fattori si aspettano dai propri ospiti è la loro capacità di adattarsi al contesto e di essere collaborativi.
Anna e Andrea si sono conosciuti durante un viaggio in treno e, conversando, hanno scoperto di avere in comune una passione rara e inusuale per la vita contadina. Insieme hanno visitato l’azienda agricola “Cascina del Finocchio Verde” nelle langhe cuneesi nel mese di dicembre del 2011.
Anna ha 36 anni, è archeologa e antropologa, studiosa dell’economia pastorale in Italia. “Come antropologa trascorro diversi mesi sul campo, affiancandomi alle attività dei pastori, analizzo lo sfruttamento del territorio, le frequentazioni e l’economia in quota. Il metodo etnografico dell’osservazione partecipante e delle interviste mi permette di raccogliere più dati possibili”.
“Andrea mi ha proposto di andare alla Cascina dove, a causa delle poche ore di luce e le temperature rigidissime in inverno, esiste una forte differenziazione dei ruoli nella gestione delle attività quotidiane“.
Anna ha lavorato insieme ad altri tre ragazzi suoi coetanei alla costruzione di una nuova stalla, partecipando sia al foraggiamento di pecore e capre che alla pulitura della stalla. “Non è stato semplice perché la temperatura media all’aperto era di -10 °. Si faceva tutto insieme, dal cucinare al rimettere in ordine il deposito delle provviste. I ragazzi che ho incontrato in questa esperienza erano un ex libraio, un ex fisioterapista e un ex studente che aveva deciso di intraprendere questo nuovo percorso e si trovavano lì da circa un anno”.
Come per i compagni di lavoro di Anna, anche per Andrea, aspirante commercialista allora ventisettenne, ricorrere a W.W.O.O.F è stato un modo per testare uno stile di vita alternativo. “Nel 2010 in Italia, i pochi wwoofer erano sognatori ed ecologisti come me, tanti gli americani, ragazze soprattutto, tra i 20 e 30 anni. È un fenomeno molto vario, passi dalla villa di campagna i cui proprietari hanno l’hobby della campagna, a realtà dove il lavoro è veramente agricolo o pastorale. Ci sono posti dove sei l’unico wwoofer e posti dove esiste una struttura a parte dedicata ai visitatori”.
Andrea non ha cambiato il suo stile di vita, ma considera il ricorso a W.W.O.O.F una bella esperienza di vita, antropologica, sociologica e culturale, attraverso cui imparare qualche trucchetto di vita pratica, rispettare un po’ di più il cibo e la natura.
E voi? Qual è la vostra idea di viaggio avventura?