Tutti i consigli per far un'escursione sicura in montagna
Le escursioni sono il modo migliore per vivere la montagna d’estate, ma è necessario avere un approccio umile, rispettoso e seguire una serie di regole per essere in totale sicurezza.
Estate: tempo di escursioni in montagna. Queste attività permettono di fare esercizio fisico e danno l’occasione di conoscere luoghi naturali meravigliosi e incontaminati, in modo piacevole e divertente.
L’escursionismo però a qualsiasi livello richiede conoscenza, preparazione, capacità di valutazione, eccellente condizione psicofisica, e soprattutto un atteggiamento umile e prudente.
Abbiamo parlato con Paolo Pirovano, guida alpina e Maestro di Escursionismo, che ci ha dato alcune indicazioni per trascorrere una giornata in montagna in totale sicurezza senza incorrere in pericoli. Peraltro e statistiche del Corpo Nazionale Soccorso Alpino del C.A.I. rivelano che il 75% degli infortuni estivi sulle vette sono causati non da scalate impervie ma da banali scivolamenti sui pendii.
1- Cosa fare prima di un’escursione
Prima cosa, consultare i bollettini meteo: considerando che il tempo in montagna può cambiare in pochi minuti, è preferibile farlo la mattina stessa per avere dati più aggiornati e attendibili.
Se ci si avventura per la prima volta in ambiente montano, bisogna scegliere un itinerario facile, con un percorso possibilmente a bassa quota, senza particolari pendenze e con tempi di percorrenza limitati a poco più di un’ora per iniziare ad abituarsi, gradualmente, all’ambiente ed al clima.
Nella scelta di un percorso bisogna tener presenti la difficoltà, che deve essere in funzione delle nostre capacità tecniche e l’esperienza, ma anche la lunghezza dell’itinerario, che deve essere funzionale alle nostre condizioni fisiche e di allenamento.
Oltre alla verifica delle condizioni meteorologiche, è basilare studiare bene il percorso prima di partire e procurarsi una cartina con i sentieri della zona. Le guide con carte topografiche dell’Istituto Geografico Militare sono quelle più dettagliate: la difficoltà dell’itinerario è indicata con sigle convenzionali (T, E, EE, EEA), dal più facile al più impegnativo. Le linee rosse continue indicano un sentiero facile, quelle tratteggiate segnalano un percorso più difficile, quelle punteggiate corrispondono a tratti esposti da evitare se si è principianti. Se si è alle prime armi e non sicuri delle proprie capacità, è importante rivolgersi ad un professionista della montagna, Guida Alpina o accompagnatore di media montagna perché sono gli unici garanti della sicurezza.
2- Abbigliamento e calzature
La calzatura da trekking deve essere scelta con cura ed avere una suola flessibile antiscivolo: basse e morbide con suole artigliate per le passeggiate di fondo valle, alte e rinforzate sui fianchi per escursioni, vie ferrate e ghiaioni. Le scarpe sbagliate e non idonee al tipo di attività sono causa di cadute e slogature.
L’abbigliamento ideale è quello a strati, perché la temperatura se a valle è gradevole, a 2000 metri potrebbe calare in maniera brusca. Di solito il termometro si abbassa di 6/7 gradi ogni 1000 metri di dislivello ed i venti in quota intensificano notevolmente la percezione del freddo. In commercio esistono capi di abbigliamento sportivo realizzati con tessuti leggeri, traspiranti, resistenti grazie a tecniche di lavorazione sofisticate in grado di assicurare il massimo comfort in tutte le situazioni climatiche.
3- Cosa portare nello zaino
Nello zaino non deve innanzitutto mai mancare una borraccia d’acqua, perché in montagna si perdono molti liquidi con conseguente affaticamento del cuore. È necessario bere più del normale una buona idratazione contribuisce a ridurre la secchezza dell’aria ed aiuta inoltre a sostituire i fluidi persi a causa della pesante respirazione legata alla quota e allo sforzo fisico. È inoltre importante avere sempre gli occhiali da sole con protezione laterale, creme protettive solare, lo stick per le labbra, la giacca antivento impermeabili, guanti e cappello e poi l’occorrente per le situazioni di emergenza: bussola, altimetro, telo termico, lampada frontale, cordini, un moschettone e possibilmente un kit di primo soccorso (lozione per punture di insetti, siringa aspira veleno, acqua ossigenata e garze).
4- Ultime importanti indicazioni
È fondamentale dosare correttamente gli sforzi: ricordare di non iniziare con un passo veloce perché, nella prima parte dell’escursione è necessario fare un riscaldamento, senza forzare il passo: si avrà tempo per stancarsi quando il sentiero inizierà a “tirare”, diventando più ripido L’ideale è fare una pausa di 5-10 minuti per ogni ora di camminata anche per abituare l’organismo alla nuova altitudine e alle quantità progressivamente inferiori di ossigeno.
Adesso è il vostro turno. Siete pronti per la prossima escursione?