Chissà quante volte avrete preparato uno zaino con apparente leggerezza
E’ uscito un libro dedicato al più importante compagno di viaggio per tutti gli amanti della vita attiva, che vi porterà ad avere un rapporto più profondo con lo zaino e con gli oggetti da inserire.
Abbiamo già avuto modo di raccontare l’importanza dello zaino da viaggio nelle attività outdoor, in particolare per escursionisti fotografi.
Lo zaino da viaggio però, oltre ad essere un compagno di viaggio per tutti gli amanti della vita attiva, può essere l’occasione per raccontare gli oggetti all’apparenza insignificanti nella vita quotidiana ma che diventano di imprescindibile utilità per chi affronta gioia e fatiche del viaggio a piedi. Di questo parla “L’arte di fare lo zaino” (142 pag, 12,50€, Ediciclo) scritto dal giornalista sportivo e appassionato viandante Andrea Mattei.
Il libro
“L’arte di fare lo zaino” non è un vero e proprio manuale, ma un omaggio al camminare e alla filosofia sottesa a questo pratica. La prima regola che deve conoscere il viandante è quella di portare con sé solo l’essenziale, perché “l’arte di camminare è togliere”, cioè eliminare, alleggerire, per arrivare a portare con sé solo l’essenziale. Per questo ogni oggetto inserito si trasforma in un potente strumento che supporta la tenacia, la determinazione e la volontà del viandante. La matita, il taccuino, il coltellino svizzero, la cerniera lampo, il sapone di Marsiglia, le spille da balia, il pile… a ciascuno di questi oggetti Mattei dedica un capitolo, ne racconta l’uso che se ne fa durante il cammino o l’escursione, ma anche le origini, l’evoluzione, le trasformazioni nel tempo, intersecandole con vita vissuta e straordinarie storie e leggende del passato.
La seconda parte del libro è dedicato a una serie di brevi interviste a camminatori celebri come lo scrittore Enrico Brizzi, il giornalista Paolo Rumiz e Fabrizio Ardito, raccontano esperienze e suggeriscono consigli. Il comune denominatore che lega tutte queste storie è la forte determinazione, la conquista di piccole e grandi vette, la sfida con sé stesso.
La parola all’autore
“La selezione e la sistemazione degli oggetti da portare nello zaino – spiega Mattei – è un’arte che si impara nel tempo: con l’esperienza, documentandosi e anche condividendo i segreti di compagni di viaggio più esperti. Dalla spilla da balia al taccuino, dal coltellino svizzero al sapone di Marsiglia, ogni cosa ha una sua origine e una sua storia da raccontare. Se si sbircia nello zaino del pellegrino saranno proprio gli oggetti, la loro scelta e la loro disposizione, a raccontare l’identità del loro proprietario, dando vita a una personalissima biografia”.
Dopo aver letto questo libro, quando preparerete uno zaino capirete l’importanza di ogni vostra singola scelta!