Kilian Jornet, il Recordman della Montagna

 

 

 

Gli incredibili primati dell'atleta spagnolo

 

Kilian Jornet Burgada è un atleta unico nel suo genere. Corsa, scalata, discesa con gli sci, per lui è lo stesso, l’importante è farlo alla massima velocità e superando sempre sé stesso. Vi raccontiamo le sue imprese.

La Montagna Secondo Kilian Jornet

Determinazione, prefissarsi sempre nuovi obiettivi, dare il meglio di sé stessi, resilienza: questi i valori che ispirano gli #EverydayClimbers.

E’ il caso di Kilian Jornet Burgada, scialpinista e skyrunner catalano famoso in tutto il mondo per i suoi record di velocità nella salita delle vette più alte del mondo e per le tante vittorie nelle corse di resistenza in montagna come quella di Tor De Géants  che vi abbiamo già raccontato.

I Record Raggiunti

Kilian Jornet Burgada è un atleta unico nel suo genere. Come racconta lui stesso nel suo libro edito da Corbaccio “Summits of my life – Sogni e Sfide in Montagna“, è nato 32 anni fa a 2000 metri di altitudine e perciò la montagna fa parte del suo dna.

A 5 anni, compie la sua prima salita a quota 4000 metri per poi salire sull’Everest due volte in una settimana vincendo, inoltre, estenuanti ultra-maratone come l’Hardrock 100 e l’Ultra Trail du Mont Blanc registrando il record delle vette più alte del mondo tra cui Denali, Cervino (in 2 ore 52 minuti) e il Monte Bianco (in meno di 7 ore partendo da Courmayeur). Che si tratti di Corsa , scalata d’alpinismo o discesa estrema con gli sci da scialpinismo per lui non fa molta differenza.

Il Nuovo Record a Tutsen

Nel febbraio scorso Kilian Jornet ha registrato un nuovo record a Tutsen in Norvegia percorrendo, con gli sci da alpinismo, 23.486 metri di dislivello totale in meno di 24 ore superando di 2500 metri il precedente primato. La velocità media raggiunta in salita è stata di 979 m/h mentre, in discesa, si sono toccati i 115 km/h. Per avere un’idea dell’impresa compiuta da Kilian Jornet, basti pensare che quanto da lui percorso equivale a fare due viaggi e mezzo sull’Everest partendo dal livello del mare.

La Sua Filosofia “Correre o Morire”

Leggendo il suo libro e guardando in rete i video delle sue imprese, si scoprono le sue peculiari caratteristiche. Non ama parlare di record e di numeri perché ci sono tante variabili che possono condizionare un primato: “Un record dipende sempre dalle condizioni del terreno e dallo stile, soprattutto se si è su ghiacciaio e in quota” racconta. In realtà, il suo obiettivo e il suo terreno di sfida è la velocità: “la velocità è interessante soprattutto in alta quota dove meno tempo trascorri, meglio è” sostiene nel suo libro “Più si è in forma, più si ha capacità tecnica per andare veloce: è una conseguenza naturale. Più sei efficiente, più vai veloce naturalmente. Nell’Himalaya, poi, alcune cose si possono fare solo in velocità perché è bene non restare troppo in quota”.  Oggi le sue sfide si concentrano sulla gestione della fatica dopo 20 ore di cammino-corsa e sul riuscire a far riposare il corpo ad una quota sempre più alta (finora è arrivato a 6300 metri).

Kilian Jonet sembra quasi un extraterreste ed è decisamente una fonte d’ispirazione per tutti gli EverydayClimbers.