5 itinerari per ciaspolare sulle Alpi
Quali sono i migliori percorsi alpini da attraversare con le ciaspole? Ne abbiamo selezionati cinque per voi, tra boschi secolari e viste mozzafiato.
In un precedente articolo vi abbiamo raccontato delle ciaspole e di come rappresentano un modo alternativo per avere un contatto più intenso con la natura montana durante la stagione invernale.
In questo articolo invece vi segnaliamo cinque percorsi per ciaspolare sulle Alpi lontano dalla folla per ammirare paesaggi quasi incontaminati, ideali da fotografare. Alcuni itinerari di fondovalle, anche se pianeggianti, possono essere soggetti a scariche di slavine dai valloni laterali, per cui anche in questo caso sono valide le precauzioni che abbiamo segnalato per le discese fuori pista (LINK).
Ecco i cinque itinerari, uno per ogni regione alpina, comprensivi di altitudini e tempi di percorrenza per dei piacevoli trekking invernali
Valle D’Aosta – Piemonte – Cogne (AO)
Si raggiunge in auto la frazione Valnontey (1666 m) e da qui si risale con le ciaspole l’omonima valle costeggiando la pista di fondo senza calpestarla, fino a Valmiana (1729 m). Il dislivello è minimo (50 m) e tra andata e ritorno si impiegano circa 2 ore. Nei boschetti e nelle radure si possono osservare facilmente gli animali selvatici al pascolo, stambecchi maschi e grandi uccelli in volo veleggiato come l’aquila reale e il gipeto.
Lombardia – Livigno (SO)
La pista s’imbocca a sud di Livigno, nei pressi della chiesina della Tresenda (1890 m): il percorso si inoltra in un bosco prima di larici e poi di pini cembri e mughi. Da segnalare l’ampio panorama in lontananza sulla destra, oltre la Valle della Forcola, sul Gruppo del Bernina. Si arriva fino all’alpe delle Mine (2156 m) dove anche qui si può godere di una bella vista. Andata e ritorno in ore 3:30.
Trentino-Alto Adige – Alpe di Siusi (BZ)
Dalla località Saltria (1679 m) si segue il sentiero in direzione Tirler raggiungendo la Malga Tomaseth e la Malga Christ al Rifugio Sasso Piatto (2301 m). Per il ritorno si può scendere al Rifugio Zallinger e seguendo la via del Tirler si rientra a Saltria, dopo 5 ore di cammino. Panorami mozzafiato sui gruppi dello Sciliar, Sassolungo e Sassopiatto.
Veneto – Cinque Torri (BL)
Il Cinque Torri è un itinerario classico di circa 3 ore che si può intraprendere partendo da Cortina d’Ampezzo e precisamente dalla seggiovia delle Cinque Torri (Bai de Dones) che porta fino al Rifugio Scoiattoli a 2260 m. Da qui si continua a sinistra verso la Torre Inglese, si supera la galleria costituita dalla Torre Quarta Alta e dalla Torre Quarta Bassa, e dopo la frana del monte Averau si superano le Torri e si raggiunge il Rifugio Cinque Torri (2137 m). Da qui si scende a Cian Zopè, che porta alla strada del passo Falzarego. Dalla strada del passo si può raggiungere il parcheggio con il bus.
Friuli-Venezia Giulia – Valle di Ampezzo (UD) in Carnia
Per chiudere, ecco un percorso facile e molto panoramico: si parte da Sauris di Sopra (1362 m) e si sale al Monte Cavallo fino alla località Beinte; si ritorna sui propri passi per scendere in paese passando per la Malga Ruke; da qui si scende ancora a Sauris di Sotto (1212 m) costeggiando la pista di fondo. Utilizzando i bus locali si può ritornare al punto di partenza.
Ora non resta altro che prendere o noleggiare le ciaspole, vestirsi adeguatamente e partire.
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